Percorrendo il perimetro dell'isola vi porteremo a conoscere alcuni dei posti più suggestivi di Pantelleria.
Dopo una piacevole colazione guardando il mare dal terrazzo del mio dammuso, l’abitazione tipica di Pantelleria, la piacevole brezza che attenua il calore dei raggi solari suscita in me l’idea di fare il giro dell’isola in mountain bike.
Coinvolgo due amiche e insieme partiamo dal centro andando verso Khamma, una delle due grandi contrade di Pantelleria. Dopo Bue Marino, Karuscia e Campobello, alcune tra le “spiagge “ più facilmente raggiungibili e frequentate sia da giovani che da famiglie, non si può evitare una breve sosta per guardare il lago dall’alto: questo specchio d’acqua azzurra, protetto dalla verde contrada di Bugeber che vi si rispecchia, è sempre uno spettacolo e non è difficile capire perché gli sia stato attribuito l’appellativo “Specchio di Venere”.
Procediamo verso Cala 5 denti, una delle baie più suggestive dell’isola e da lì procediamo verso Gadir, antico borgo marinaro con annesso porticciolo dal fondale sassoso, le cui acque termali consentono di avere i benefici di una SPA a cielo aperto. Il mare è di un azzurro cristallino, ma rinviamo ancora il bagno e decidiamo di proseguire; superata Cala Levante arriviamo all’arco dell’elefante, una delle principali attrazioni naturalistiche dell’isola di Pantelleria, uno dei luoghi che più la rappresenta. Le acque limpide ci attraggono come calamite e inevitabilmente ci fermiamo per una nuotata ristoratrice. Non è facile lasciare quel posto suggestivo, ma se vogliamo tornare in centro occorre che ci rimettiamo in movimento, pertanto ci avviamo percorrendo tutta la zona chiamata “dietro isola”. Che dire dello splendido panorama che si presenta ai nostri occhi? Unico e affascinante, in particolare quando arriviamo a Balata dei turchi, un tempo scalo naturale utilizzato dai pirati e oggi una bellissima baia con una suggestiva colata lavica che degrada sul mare, circondata da imponenti scogliere a strapiombo. Il mare è uno sfavillio di mille colori che vanno del verde chiaro all’azzurro intenso e non possiamo evitare un’altra sosta immergendoci nelle acque limpide e fresche. La nostra passeggiata riprende portandoci nella zona di Scauri, l’altra delle due contrade maggiori, il cui porto riparato nasconde pesci e crostacei di tante forme e dimensioni. Pedalare ormai è diventato faticoso e procediamo lentamente, ma dopo aver superato Sateria, Punta Fram e Mursia arriviamo nel mio dammuso e troviamo ad accoglierci uno dei tanti tramonti africani tipici di Pantelleria. Basta questo spettacolo a farci dimenticare la stanchezza e ci sediamo in terrazza a sorseggiare una bevanda fresca e dissetante.