Le Lance pantesche

Patrimonio UNESCO  iscritte nel Libro dei Saperi, le Lance pantesche sono oggi utilizzate per svolgere delle gare veliche in estate.

Le Lance pantesche

Fin dai tempi antichi l'uomo ha sentito l'esigenza di solcare i mari sia per svolgere attività di pesca e sussistenza, sia per poter scoprire nuovi mondi.

Pantelleria essendo un isola sin da subito dovette fare i conti con il mare .

Per trasportare merci e viveri intorno all'isola ancora priva di strade , le barche dovevano essere sufficientemente grandi, ma anche piccole e maneggevoli per potersi riparare nei pochi ridossi naturali dell'isola.

Cenni storici:

Pantelleria era povera di legname e distante dalla terra ferma, questo costrinse gli antichi maestri d'ascia panteschi a optare per l'utilizzo  di materiali che fossero facilmente reperibili sull'isola.

Presero ad esempio un tipo di imbarcazione chiamata  portoghese e la trasformarono adattandola alle esigenze dei pescatori dell'isola.

Occorreva una barca che fosse sicura in mare e soprattutto molto resistente, anche per durare nel tempo.

Studiarono una vela montata su un'antenna retta da un alberetto fisso. La munirono di scalmi per una coppia di remi per la voga e di un timone esterno rimovibile.  Per la chiglia usarono il legno di gelso, mentre per il fasciame utilizzarono le ordinate e un pino leggero.

Le Lance cominciarono a servire per il piccolo trasporto costiero e per sbarcare le merci dai grandi motovelieri che ormeggiavano sull'isola per caricare la preziosa uva zibibbo.

Le Lance poi si spingevano al largo in battute di pesca  agli sgombri, ai tonnetti e alle acciughe. All'epoca la velocità di ritorno in porto era di fondamentale importanza. Chi arrivava per primo vendeva il pescato più fresco in epoche dove non esistevano né frigoriferi né elettricità.

Dalla competizione i maestri d'ascia incominciarono a migliorare la lancia dal punto di vista agonistico. Rizzo Giuseppe e Valenza Francesco hanno contribuito a sviluppare questo sport mettendo a punto le Lance in maniera perfetta, migliorandone la capacità di tenuta in mare e soprattutto aumentando le prestazioni in velocità, aumentando la velatura a circa 40 mq.

L'ultimo maestro d'ascia che Pantelleria ha avuto è stato proprio Francesco Valenza. Amato e chiamato da tutti chicco costruttore. Di lui rimangono più di 15 splendide Lance che negli anni si sono sfidate in decine e decine di regate

Le Lance venivano utilizzate anche nelle feste principali dell'isola, San Pietro e San Giovanni, e per la festa del patrono, San Fortunato, in cui accompagnavano il santo e gettavano in mare la corona di fiori. Ancora oggi la manifestazione viene fatta il 16 ottobre di ogni anno con la presenza delle Lance da regata.

Le Lance pantesche oggi:

Le Lance sono state modificate fino al 1998, anno in cui si è costituita l'Associazione Armatori Barche Pantesche, che ha permesso di regolamentarne la costruzione.

Le Lance pantesche sono oggi utilizzate per svolgere delle gare veliche in estate, prevalentemente nel mese di agosto.

Le regate delle Lance pantesche rievocano l'inizio del novecento quando i velieri panteschi solcavano i mari per soddisfare la rete di traffici commerciali tra Pantelleria e l'intero bacino del Mediterraneo.

Le splendide e coloratissime Lance rispecchiano totalmente l'impostazione costruttiva di quelle antiche, usate per i piccoli spostamenti tra i porticcioli dell'isola e per la pesca sotto costa in estate.

Ogni anno i turisti, tra giugno e settembre, possono godersi le prove e lo spettacolo dal mare e da terra. Chi s'intende di vela può essere coinvolto dagli armatori come equipaggio.

Da qualche anno queste regate sono state abbinate ad una lotteria nazionale "la Lotteria delle Lance Pantesche."